Il rifugio Passo Duran si trova in una posizione privilegiata per l’accesso al gruppo Moiazza/Civetta.

Pernottando al rifugio, infatti, al mattino seguente con pochi minuti di auto scendendo in direzione Chiesa (versante zoldano del Passo Duran), in prossimità di un’ampia curva, si raggiunge l’inizio della carrozzabile che porta alla Malga della Grava (m 1600). Da qui si può proseguire per imboccare i sentieri che portano alla Forcella delle Sasse (quindi ferrata Tissi), all’attacco della via Normale del Civetta e, proseguendo ulteriormente, all’attacco della via ferrata Alleghesi.

Il vantaggio di partire dalla Grava, rispetto alla più gettonata scelta del rif. Coldai, è apprezzabile soprattutto per il rientro poichè, una volta terminata la via Normale (utilizzata di solito per il ritorno da Tissi e Alleghesi), con un deciso taglio verso sud-est si può nuovamente riprendere il sentiero che porta in breve alla Grava. Quindi il maggior dislivello iniziale è compensato ampiamente da una maggior velocità di ritorno al posto auto rispetto a Palafavera.
Per quanto riguarda la via ferrata Costantini, il pernottamento al rif. Passo Duran è una buona alternativa quando il rif. Carestiato non abbia disponibilità di posto letto. I due rifugi distano tra loro circa 40 min.


I percorsi attrezzati del Civetta, in linea di massima, richiedono buone capacità psico-fisiche, conoscenza minima della progressione su roccia, oltre che una certa confidenza ambientale con escursionismo d’alta montagna dato che gli stessi si svolgono nella parte finale sopra i 3000 m. Si consiglia inoltre, data l’esposizione orientale del versante del Civetta ove si sviluppano, di percorrerli in condizioni di temperatura e umidità favorevoli per evitare una disidratazione indesiderata dato il riscaldamento della roccia e dei canali di risalita.

Le prime ore del mattino sono le più idonee, mentre è sconsigliato il pomeriggio che, pur offrendo ombra sulla parete, può riservare sorprese di instabilità meteo dovute ai forti contrasti termici e alla quota, e sicuramente un tempo insufficiente a chiudere le escursioni in sicurezza.

All’inizio stagione vi può essere ancora parecchia neve, e si consiglia di avere al seguito almeno i mini ramponi a 4 punte e la piccozza, oltre al classico set da ferrata.
Chi intenda intraprendere la via ferrata Costantini, è bene ricordare che, pur avendo una quota minore, essa ha una severità ambientale superiore e richiede ottime capacità tecniche e di resistenza psico-fisica.

Va percorsa in condizioni di assoluta stabilità meteo (le eventuali vie di fuga sono impegnative) ed in presenza di temperature miti per non incorrere nel pericolo della disidratazione (scorte d’acqua consigliata intorno a 2 lt , non ci sono nell’escursione possibilità di rifornimento in condizioni ambientale estiva normale).
Per le relazioni tecniche delle vie ferrate del gruppo Moiazza/Civetta si rimanda alla consultazione del seguente link:
http://www.planetmountain.com/trekking/ferrate/itinerari/home.php
mentre per inquadrare visivamente l’ambiente e i principali passaggi chiave delle vie si consiglia la visione dei video della presente pagina.